La prova che abbiamo effettuato riguarda un
sistema di telefoni cordless per uso domestico composto da una
base e 5 terminali portatili. Questo sistema cordless utilizza
la tecnologia DECT( Digital European Cordless Telephony),
pensata per un utilizzo molto più esteso rispetto all'ambito
domestico. Questa tecnologia è stata utilizzata per il
progetto FIDO da Telecom Italia; nel 1997 infatti in alcune
città venne installata la rete FIDO che, secondo i piani di
Telecom Italia, doveva diventare una sorta di cellulare
cittadino. In poche parole con il proprio telefono cordless
sarebbe stato possibile uscire di casa ed effettuare o
ricevere telefonate su tutto il territorio coperto dalla rete.
I terminali DECT di prima generazione (quelli privi
dell'interfaccia GAP) sono sfruttabili solo come cordless
domestici.
Essi sono dotati però, grazie alla tecnologia digitale, di
prestazioni aggiuntive rispetto ai cordless analogici.
Per poter utilizzare un terminale DECT sulla rete cittadina,
occorre che questo sia compatibile con il protocollo GAP (Generic
Access Profile), protocollo che gli consente di potersi
connettere anche con stazioni radio base fornite da
costruttori differenti e quindi anche con quelle installate
dall'operatore o dagli operatori che forniscono il servizio
DECT cittadino. La banda operativa è 1880 - 1900 MHz ed offre
una capacità complessiva di 120 canali vocali, che possono
essere presenti nel loro complesso anche in unica cella,
grazie alla bassa potenza emessa dai terminali ed al raggio
d'azione ridotto delle celle, che per questo motivo vengono
chiamate microcelle.
Questo progetto è stato rapidamente
abbandonato e si è rilevato un grande flop. Nelle città
scelte da Telecom Italia (anche a Trento) sono rimaste una
miriade di antenne e ripetitori inutilizzati...
I cordless DECT quindi si possono utilizzare
solo in casa. Nella nostra prova abbiamo voluto sperimentare
quanto sia la portata effettiva del nostro sistema che
ricordiamo, è composto da una base e da 5 terminali. E' molto
interessante la possibilità di poter parlare tra 2 terminali
anche quando un'altro terminale sta occupando la linea
esterna. Se posizioniamo la base, che funge da
"ripetitore", in un punto "strategico"
avremo dei buoni risultati. Abbiamo fatto due prove: la
prima lasciando la base dentro casa e la seconda andando a
posizionarla in cima al tetto [Fig4].
Nella figura 5 vediamo la posizione della
prima prova e nella figura 6 la prova del collegamento,
effettuato senza problemi e con una ricezione di buona qualità.
La distanza, misurata con fGis e una mappa scaricabile dal
sito del Comune di Trento, è di 90.5 metri.
Nelle figure 7, 8 e 9 la seconda prova con la
base sul tetto: sempre con l'aiuto del programma fGis la
distanza raggiunta è pari a 328 metri.
Nella figura 10 abbiamo tracciato due aree di
copertura: l'area all'interno della riga giala rappresenta la
copertura effettiva della prova 1, l'area all'interno della
riga rossa rappresenta la copertura della prova 2. All'interno
di quest'area è possibile effettuare e ricevere chiamate sia
dall'esterno che da uno dei 5 terminali. E' possibile quindi
utilizzare questo sistema anche come "cercapersone"
all'interno di un parco o un'area industriale. Tutto sta alla
scelta della posizione della base.
Riportiamo le principali caratteristiche del
sistema DECT
- Superiore qualità digitale della voce (grazie alla
codifica a 32 kb/s)
- Assoluta riservatezza delle comunicazioni
- Ottimizzazione del canale radio (cambio automatico di
canale in caso di disturbi)
- Banda operativa: 1880 - 1900 MHz (E'prevista
un'espansione della banda di ulteriori 30 MHz)
- Numero portanti radio: 10
- Spaziatura di canale 1728 KHz
- Modulazione digitale GFSK (Gaussian minimum
Frequency Shift Keying)
- Tecnica di trasmissione di tipo TDMA (Time
Division Multiple Access) combinato con TDD (Time
Division Duplex) e FDMA (Frequency Division
Multiple Access) con 12 intervalli per portante radio
(Time Slot)
- Numero totale canali vocali bidirezionali120
- Bit rate 1152 kbit/s
- Codifica voce ADPCM (Adaptive Differential
Pulse Code Modulation)con campionamento a 32
kbit/s
- Potenza di trasmissione:
- Terminale: 10 mW
- Stazione Base: 250 mW
- Velocità massima consentita all'utente 40 Km/h
Tutte le prove sono state eseguite senza
modificare i terminali e la base; prossimamente (stiamo
aspettando gli schemi elettrici dalla Philips) andremo a
modificare la base per vedere fino a dove è possibile
comunicare tra due terminali. Inoltre doteremo un terminale di
antenna esterna, in modo da estendere la portata...
A presto con la nuova prova!
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